IL PRINCIPIO E' L’ARMONIA
- robertolr
- 6 set 2022
- Tempo di lettura: 5 min
Aggiornamento: 12 feb 2023

Musica e Astrologia hanno tantissime cose in comune e a maggior ragione si può parlare di due linguaggi comunicanti tra loro su un piano elevato della coscienza, la cui interpretazione e traduzione non sempre è facile o felice da compiere. Spesso in “astrologhese” si parla di pianeti o aspetti armonici e disarmonici, come se un corpo celeste o una relazione numerica fossero assimilabili a dei suoni percepiti. Nei manuali di astrologia di alcuni anni fa, ma anche in quelli indiani prevaleva la dicitura: “positivo o negativo”, per poi arrivare a quella più diffusa di “armonico o disarmonico”. Quelle che erano pure indicazioni spesso agli occhi del lettore apparivano come dogmi o ricette, in cui il nero è nero e il bianco è bianco. Invece la pratica di vita ci insegna che ciò che oggi è bianco, domani può diventare nero e viceversa, ovviamente. Oggi si parla di aspetti “dinamici” molto più agevolmente, ma la concezione di armonia come stato di equilibrio rimane comunque un caposaldo del pensiero, e non solo astrologico...Ma da dove viene questo concetto? I Pitagorici, nel solco tracciato dal loro maestro, sostenevano che il movimento delle sfere planetarie generasse una musica chiamata “Armonia delle Sfere”, impossibile da ascoltare agli umani. Pitagora attribuiva al suono la nascita del mondo, un concetto anche dell'Induismo e che fu ripreso poi dal Cristianesimo. La grande cultura di Pitagora lo portava ad essere più che un semplice diffusore di teorie, ma un vero e proprio sperimentatore. Sembra che a lui si deve l'invenzione della scala musicale, tramite la costruzione di un monocordo che permetteva la riproduzione di intervalli e toni. Venivano così messe in pratica sia la teoria dell'armonia che la numerologia come base dell'interpretazione universale. Etimologicamente la parola Armonia, significa “essere in accordo”, con i propri simili, con la natura, con la propria anima. E' con Pitagora che appare anche il primo concetto di filosofia, che nasce come musica e che viene considerata l'arte dell'armonia tra la vita e la morte. La filosofia dell'Armonia è una medicina che aiuta a ritrovare l'equilibrio e il benessere attraverso la conoscenza e la consapevolezza. Era inoltre insegnata una particolare dieta, un modo di condurre la vita che consentisse l'armonia interiore in equilibrio con l'esterno.

Armonia è la figlia del dio della guerra e dell'amore, la figlia degli Opposti. I Pitagorici precisarono che essendo il genere umano sottoposto al conflitto fra due opposti, il giusto equilibrio fra loro porta all'Armonia. Il primo degli opposti è proprio quello tra lo spirito e il mondo delle forme, che è il Caos. Le interazioni tra gli opposti generano armonia, sono come lo Yin e lo Yang e sono una necessaria all'altra. L'uomo deve ricercare l'equilibrio, armonizzare opposti inconciliabili. Platone identificava questi opposti con il piacere e il dolore, Aristotele con il temuto e il desiderato. Filolao definisce l'Armonia come: “L'unità del molteplice e la concordia del discordante”. Come dappertutto c'è l'opposizione degli elementi, dappertutto c'è l'armonia; poiché tutto è numero, tutto è armonia, perché ogni numero è un'armonia dell'impari e del pari.
La natura dell'armonia è poi rivelata, della musica: i rapporti musicali esprimono nel modo più evidente la natura dell'armonia universale e sono quindi assunti dai Pitagorici come modello, di tutte le armonie dell'universo”. Pitagora vedeva l'anima come una proporzione tra numeri, un accordo musicale.
La natura più profonda dell'Armonia nascosta tra i Numeri, secondo i Pitagorici è rivelata proprio dalla musica. La quadruplice armonia pitagorica era stata teorizzata in questi termini: armonia fra arco e corda, fra corpo e anima, fra cittadino e stato, fra le sfere e il cielo stellato.
L'armonia delle sfere diviene così principio unificatore della realtà. La musica strumentale favorisce il temperamento delle passioni, mentre l'ordine dei pianeti è il modello della concordia socio-politica. L'Armonia musicale, i cui movimenti sono affini alle rivoluzioni regolari della nostra anima, non appare affatto all'uomo che ha uno scambio intelligente con le Muse, come capace di procurargli solamente un piacere irragionevole, così come sembra oggi, ma sarà donata come alleata della nostra anima, poiché essa induce a riportare all'ordine e all'accordo i suoi movimenti periodici, che si sono sregolati in noi. Similmente il ritmo, che corregge in noi una tendenza a un difetto di misura e di grazia, visibile nella maggioranza degli uomini, ci è stato dato dalle stesse Muse in vista dello stesso fine. L'equilibrio perfetto è ottenuto sia grazie all'ascolto della musica, sia attraendo l'influsso dei pianeti con composizioni musicali corrispondenti alla struttura armonica del concerto celeste. Severino Boezio spiega che: “L'anima e il corpo sono soggetti alle stesse leggi della proporzione che regolano la musica e dello stesso cosmo”. Il Musicista per Boezio è il filosofo che dalle armonie sensibili risale alle armonie universali attraverso le armonie intermedie dell'anima e del corpo. Il dolore nasce quando la proporzione delle parti che compongono l'uomo risulta compromessa di modo che manchi l'armonia. L'anima dell'uomo, può risuonare con l'anima del mondo in sinfonia armonica a patto di una serie continua di retroazioni tendenti a mantenere gli opposti in equilibrio dinamico. Come ricorda Domenico Frontera: “Le attuali scoperte nel campo della fisica quantistica sembrano dar ragione a Pitagora; esse hanno dimostrato che le particelle elementari che costituiscono l'universo siano di fatto “energia che vibra” e ad ogni vibrazione corrisponde sempre un Suono.”

Il concetto di armonico e disarmonico è quindi originato nella filosofia ellenistica, di cui l'Astrologia rappresentava una componente molto importante. La stessa concezione degli aspetti planetari e la loro qualità si basa sui principi formulati da Pitagora nella sua teoria su numeri e musica.
Si ottengono gli aspetti più importanti dividendo il cerchio di 360 gradi per i numeri 1, 2, 3, 4, e 6, rispettivamente. Si definisce poi la qualità degli aspetti con il significato attribuito ai numeri corrispondenti. La congiunzione (0°) comprende i potenziali positivi come pure quelli negativi dei pianeti coinvolti. L’ opposizione (180°) e la quadratura (90°) rappresentano un’interazione di sfida e conflittuale, mentre trigono e sestile inducono un’interazione armoniosa e scorrevole. Così il pianeta considerato dissonante esprime un’ energia non equilibrata, difforme e disturbante. Tuttavia, visto che dal contrasto arriva l’equilibrio la portata di quell'anomalia può risultare quanto mai provvidenziale per la ricerca di un nuovo ordine.
E' importante nel caso di un aspetto dissonante o disarmonico che entrambe le energie collegate ai pianeti in relazioni si esprimano e non ne prevalga solo una, perché allora sarà come una voce fuori dal coro che ne altera l'armonizzazione, ma potrebbe essere invece utile ascoltare uno stimolo differente che aiuti il coro a trovare una nuova identità superiore di equilibrio. Questa è l’evoluzione e si può notare in tutti i campi, specialmente in quello artistico dove la persona disarmonica rispetto all'ambiente e alle norme del posto dove vive è spesso portatrice di una sensibilità profonda e in anticipo con i tempi. Questo perché la stasi non è la componente ideale del mondo terreno, non produce e non crea, la stasi è infertilità e siccità, assenza di nutrimento. C’è bisogno di entrare in opposizione, di creare un contrasto per riconoscere le due parti opposte e come la famosa mela riunire le due metà nell’unione amorosa, ricreando una nuova unità, comprensiva delle due entità precedentemente separate.



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